Ci sono esperienze che rappresentano il punto di svolta di un’esistenza. Quello che ci è accaduto nel 2016 è sicuramente uno di questi!
Tutto iniziò nel 2015, quando una mattina di primavera, ritrovai fra lo spam una mail che raccontava di un sogno: aprire una struttura di accoglienza interamente veg, dove sperimentare e trasmettere le proprie scelte etiche unite all’esperienza di una vita.
A scrivermi era Valeria, una donna straordinaria, madre di 4 figli di cui uno della mia età: il progetto nasceva da un’idea di sua figlia Franziska, già coinvolta nell’avviamento e nella conduzione (insieme al marito) di una country house in Toscana, a san Gimignano, dove oltre all’attività di accoglienza si producono vino biodinamico, olio extravergine di oliva e si vive un contatto con la natura molto speciale (www.ipinitoscana.com). Poche parole, ma essenziali: una sensazione fortissima di essere davanti a un’opportunità luminosa e soprattutto di avere a che fare con professionalità e passione. Valeria e i suoi figli infatti provengono da una famiglia che ha oltre 80 anni di esperienza in questo mondo: ognuno di loro ha grandi capacità di visione e talento.
Nei mesi successivi ci siamo scritte molto, condividendo idee e valori: il sentiero sembrava già tracciato e nel frattempo sbocciava nei pensieri di entrambe un quadro sempre più preciso di quanto si sarebbe voluto offrire.
Nel marzo 2016 arriva la telefonata: i lavori sono iniziati, si apre a fine giugno, tieniti pronta!
Da quel momento in poi e fino a novembre, è stato un turbillon: tutto era da progettare, immaginare ma soprattutto… da realizzare!
La questione più urgente era sicuramente trovare uno chef che fosse disposto ad accogliere i principi della cucina naturale ma che allo stesso tempo fosse forte di una grande esperienza nel mondo della ristorazione associata all’accoglienza.
Non ci è voluto molto a capire che un solo nome faceva al caso nostro: la mitica chef Laura Puglisi, con cui anni fa collaborai all’apertura del ristorante milanese Muscolo di Grano, poi divenuto …alGrandeCerchio.
Con enorme entusiasmo Laura ha accettato la sfida e insieme siamo partite alla volta di Naturno (12 km sopra Merano, in provincia di Bolzano), nella seconda metà di giugno.
La Vimea Biotique Hotel (www.lavimea.com) è un luogo che lascia senza respiro: una grande casa di legno e intonaco bianco immersa in un parco meditativo in cui si adagiano uno splendido lago balneabile, rose, fiori e un forno a legna, pietre antiche e piccole sculture di animali. Il tutto circondato da montagne verdi e spesso incorniciato da un cielo azzurro.
L’interno della Casa è arredato con gusto essenziale, seguendo i principi del feng shuei. I materiali, tutti naturali e non trattati, provengono da colture biodinamiche e biologiche, così come i tessuti con cui sono realizzate lenzuola, tovaglie e asciugamani, dal commercio fair trade. E ancora: materassi prodotti grazie a una particolare fibra vegetale, detersivi ecologici, saponi e detergenti per gli ospiti certificati vegan e uno splendido centro benessere che ruota intorno a una grande piscina al coperto che ha un sistema naturale di purificazione dell’acqua.
La zona dell’Alto Adige offre prodotti di altissima qualità e ricette tipiche non proprio adatte a un pubblico veg: abbiamo però accettato la partita, sperimentando e prestando la nostra creatività nel costruire menù e offerte che fossero in linea con la nostra idea di alimentazione e che allo stesso tempo dialogassero nel modo corretto con l’utenza.
Non sono mancati momenti di difficoltà, così come le prove e anche alcuni attimi di scoraggiamento… ma la stagione è andata alla grande definendo quale sarà a direzione a cui sarà necessario rivolgersi quest’anno.
Grazie a Valeria, Franziska, Benjamin, Max e a tutta la tribù per aver creduto in noi e averci dato questa grandissima possibilità: lavorare con voi è stato un vero onore!
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