Si sa… toglie il medico di torno! Eccovi una ricca torta di mele, dolce che da sempre accompagna le merende della nonna. Ci piacciono le mele perché contengono moltissime sostanze nutrizionali tonificanti e in più sono l’unico frutto che non favorisce le fermentazioni intestinali. Ah, inoltre rappresentano un ottimo rimedio spezza-fame!
Torta delle tre mele (D)
Per la frolla:
175 g di farina integrale
175 g farina 00
150 ml di olio di semi di girasole
100 g sciroppo di riso
½ bustina di cremortartaro
scorza di 1 limone
3 C. succo di mela limpido o di acqua
Per la farcitura e decorazione:
3 mele cotogne
1 limone intero
200 ml di sciroppo di riso
2 mele granny smith
2 mele annurca
4 cucchiai di sciroppo d’acero
1 c. agar agar in polvere
Procedimento:
- Come prima cosa realizzate la pasta frolla: In una bacinella capiente, unite le farine e il lievito, mescolando bene. Quindi amalgamate grazie alle parti liquide, aggiungendo anche la scorza di limone grattugiata. Formate una palla, serratela con la pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero per almeno 15 minuti.
- Preparate ora la composta di mele cotogne: pelatele, tagliatele in 4 e rimuovete il torsolo. Tagliatele quindi a cubetti irregolari e irrorate con il succo di limone, per evitarne l’ossidazione. Riponete le mele e le bacche di cardamomo in una casseruola, aggiungete anche il limone tagliato a pezzi, e cuocete a fuoco medio per circa 5 minuti. Aggiungete lo sciroppo di riso e fate cuocere per altri 10 minuti a fuoco basso.
- Stendete la frolla su un fogli di carta da forno a circa ½ cm di spessore, appoggiatevi sopra la tortiera e tagliate un cerchio 3 cm più grande della tortiera. Quindi spostate la carta da forno con la frolla dentro la tortiera e pressate bene i bordi dando una forma regolare, tagliate i pezzi di frolla in eccesso.
- Stendete la composta sul fondo della teglia. Lavate bene le mele Granny Smith e lasciando la buccia, affettatele in spicchi sottili, irrorando poi con il succo di limone. Stesso procedimento toccherà alle mele annurca.
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