Il cucinare spesso si è trasformato in soggetto per romanzi e pellicole. Alcuni libri e film, come ingredienti preziosi, si sono mescolati con i tanti insegnamenti familiari ricevuti partecipando attivamente all’idea di cucina che oggi vive nel nostro cuore. Attraversando decenni e una miriade di supporti, abbiamo visto questo luogo trasformarsi da intima fucina di idee e sentimenti a rappresentazione sociale. Al suo interno ci siamo riconosciute, ponendoci come obiettivo personale il raggiungimento di una “lenta lavorazione” che è propria delle cose buone, che per esserlo hanno bisogno di tanto impegno e pazienza. Senza dimenticare il nostro tanto decantato ingrediente segreto… L’amore.
Così è nata l’idea di condividere con i nostri amati Kissers le tappe formative che hanno costellato la nostre vite in cucina, partendo da libri e film.
Iniziamo con una pellicola straordinaria, che abbiamo amato moltissimo: “Un tocco di zenzero”. Nato come produzione greco-turca e diretto da Tassos Boulmetis, uscito in Grecia nel 2003, ha raggiunto poi l’Italia nel 2005. Il film narra la storia di Fanis, un professore di Astronomia che educato all’amore per la cucina dal nonno, ripercorre le tappe formative più importanti della sua vita mentre prepara il pranzo di benvenuto per il ritorno dello stesso a Istanbul, città da cui si era dovuto allontanare in seguito alla deportazione dei greci dalla Turchia. Durante questo viaggio nei ricordi, Fanis incontra la sua più cara amica d’infanzia, anch’essa persa a causa degli avvenimenti storici: i due personaggi scopriranno che le loro strade, così saldamente intrecciate nell’infanzia, non potranno mai più incontrarsi.
“Il nonno diceva che la parola “gastronomo” racchiude la parola “astronomo” e in quanto tale, le mie lezioni di astronomia precedevano l’uso delle spezie“. Così inizia il racconto grazie al quale il nonno, paragonando ogni pianeta a una differente spezia, illustra il sistema solare al nipote. Delicatamente, in questo film la macro-storia si intreccia alla vita di tutti i giorni, come nel libro “La storia” di Elsa Morante (capolavoro assoluto della letteratura italiana). Questo poetico andare di ricordo in ricordo, attraversa i punti cardine della cucina e della cultura turco-ellenica, raccontando con toni mai eccessivi una parte importante di ciò che questi paesi hanno vissuto. Vassilis, nonno filosofo e gourmand, nella soffitta della sua bottega educa il nipote alla vita e alla cucina, insegnamenti che Fanis tradurrà in scelte precise di vita.
Il sapore di questa pellicola è composto da un contrasto molto usato in cucina: Dolce e Amaro.
Vassilis: “Facciamo così: io ti dico delle cose, tu assaggi e pensi.”
Fanis: “Pepe.”
V: “Pepe!”
F: “E’ caldo e scotta.”
V: “E cosa illumina il Sole?”
F: “Ogni cosa!”
V: “Esatto, ecco perché il sole va in tutti i cibi.”
V: “Poi c’è Mercurio. Mercurio è caldo.”
V: “E poi c’è Venere.”
F: ” Cannella?”
V: “Venere era la più bella di tutte le donne, ecco perché la cannella è dolce e amara, proprio come le donne.”
V: “Poi c’è la Terra, dove stiamo noi. Che cosa c’è sulla Terra?”
F: “Sulla Terra c’è la vita!”
V: “Sulla Terra c’è la vita. Qua c’è la vita, là c’è la vita, ovunque c’è la vita! E… di che cosa ha bisogno la vita?”
F: “Di cibo!”
V: “E cosa rende il cibo più gustoso?”
F: “Sale?”
V:”Si, il sale! E anche la nostra vita ha bisogno di sale per avere più gusto, sia il cibo che la vita hanno bisogno di sale.”
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