– Come natura crea –
Ricchi di potassio e ferro, i fichi forniscono alla pelle una buona dose di vitamina A e sono utili per la vista. Gli zuccheri, facilmente assimilabili, sono fonte di energia immediata e, contrariamente a quanto si pensi, non incidono sull’apporto calorico: 47 kcal per 100 grammi. Attenzione invece ai frutti secchi, dove le calorie, concentrandosi, aumentano insieme a diversi valori nutrizionali, come le vitamine A, B e alcune proteine.
– Come natura cura –
Il decotto di fichi secchi cura le infiammazioni delle vie respiratorie, le gastriti e le coliti. L’impacco di fichi freschi cotti, invece, le pelli problematiche. Le foglie, raccolte ed essiccate durante l’estate, sono un rimedio anti-infiammatorio ed espettorante. Il latte acerbo, grazie alle proprietà caustiche, aiuta a liberarsi di calli e verruche ma va usato con molta attenzione.
L’albero del fico, originario dell’Asia Minore, è una pianta molto preziosa: ogni sua parte ha proprietà curative e simboliche, qualità che gli hanno conferito, di cultura in cultura, un ruolo di rilievo. Il Ficus religiosa è l’albero sulle cui radici Siddharta ricevette l’Illuminazione, diventando Buddha. Sempre sotto un fico la lupa allattò Romolo e Remo mentre nell’antico Egitto il legno di Ficus sycomorus era impiegato per la costruzione dei sarcofagi, poiché capace di riconsegnare il defunto al grembo della Dea Madre. Si pensi poi alla foglia di fico e al puritano utilizzo che ne fece la Regina Vittoria. Inoltre una nota espressione dialettale non lascia dubbi: non importa se non ci capisci un fico secco, cucinalo, andrà meglio!
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