Nulla conferisce alla nostra cucina l’immediata dimensione di casa quanto una zuppa che borbotta dolcemente sul fuoco.
Che sia a causa della cottura lenta, che è propria delle cose fatte bene e buone, oppure perché comparendo con l’arrivo dei primi freddi queste preparazioni richiedono un tempo di permanenza sul fornello maggiore, le zuppe sembrano rappresentare l’emblema di quell’antico focolare che mai si spegneva, nelle case di un tempo. Il gorgogliare sommesso, i fumi che lenti si sollevano dal coperchio, colmano la casa di un profumo antico, quello stesso profumo capace di trasformare in un piatto colmo di sapori e bontà anche una preparazione composta dagli ingredienti più semplici o dai “rimasugli di dispensa”.
Nell’Italia tradizionale infatti, le zuppe hanno rappresentato il miglior modo per reimpiegare un ingrediente sempre presente in grande abbondanza: il pane secco, così consegnato a nuova vita ed elevato a base indispensabile per la produzione di piatti completi e capaci di scaldare fisico e cuore.
Ingredienti per 4 persone:
500 g cavolo nero
1/2 cavolo verza
3 patate
2 carote
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
1 costa di sedano più le foglie
200 g fagioli cannellini secchi, oppure 400 g fagioli cannellini già cotti
5 cucchiai di passata di pomodoro
sale q.b.
olio e.v.o.
pane toscano raffermo
Procedimento:
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