Belli di stagione, Ricette

E mettici un po’ di peperoncino, baby!

Alla scoperta dell’alimento afrodisiaco per eccellenza: il peperoncino

 

Rosso, giallo, arancione, nero, lungo, rotondo, piccantissimo, dolce, secco: quante varietà ne esistono al mondo?

Utilizzato fin dall’antichità in moltissime parti del mondo, il peperoncino è forse la spezia che ha avuto più successo nelle cucine del mondo. Chiediamoci ora: come mai?Sará perchè considerato afrodisiaco? O perchè in ogni cultura del mondo offre rimedi e proprietà importantissime per la nostra salute? Innanzitutto il peperoncino ha effetti antibatterici: utilizzato in cottura aiuta la conservazione dei cibi. Ricco di vitamina C, il peperoncino ha un forte potere antiossidante e si è dimostrato utile nella cura di raffreddori, sinusiti, bronchiti e problemi digestivi. Il peperoncino contiene una sostanza straordinaria: la capsaicina. Fra le sue doti, troviamo sicuramente la capacità di aumentare la secrezione di muco e di succhi gastrici (a cui si devono le proprietà sopra elencate). Inoltre combinando queste funzioni con il potere antibatterico e antimicotico, contrasta la formazione di gas intestinali e di tossine, come la candida albicans. Ma la capsaicina è ben famosa per altro: infatti, questa sostanza straordinaria è l’unico composto in grado di bloccare l’emissione della sostanza P, che segnala il dolore al cervello. E’ possibile realizzare un potente rimedio antidolorifico mescolando polvere piccantissima di peperoncino a una normale crema per il corpo (che contenga molta acqua, però!) e aggiungendovi una punta di bicarbonato per evitare che sviluppi muffa. La proporzione è tre cucchiaini di peperoncino per 100 ml di crema, mescolare bene per sciogliere ogni grumo e riporre quindi in frigorifero. Sarà sufficiente, utilizzando un guanto (ed evitando poi di toccarsi gli occhi!!!) spalmare la crema sulla parte dolorante: il sollievo sarà immediato.

A noi piace tantissimo abbinato alla scorza di limone: e a voi?

 

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Corsi

Corso di cucina vegana naturale in Salento

Salento, 28 luglio – 4 agosto 2018, presso l’Azienda Agricola Samadhi e il Centro Yoga in Salento (metodo Ashtanga) potrete unire una vacanza di mare e sole con un corso di cucina vegana naturale in un agriturismo biologico! Un programma pensato per rilassare corpo e mente e divertirsi ai fornelli. Tutti i pomeriggi tre ore di corso curate e dirette da Caterina, che vi guiderà in un percorso attraverso nuove tecniche di cottura e sapori particolari.
Vi è inoltre la possibilità di praticare Ashtanga Yoga con David Williams, primo Ashtangi non indiano.

 

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E per i bambini grande divertimento con il metodo gioca yoga.

* Yoga in Salento*** è un’associazione internazionale formata da persone che danno valore al benessere e alla connessione di corpo, mente e spirito.
In questa terra di uliveti millenari offriamo vacanze eco-friendly, ritiri yoga residenziali e non, in uno spazio internazionale e accogliente e che dà valore al vivere-consapevole, al qui e ora, per ri-scoprire se stessi, la natura, la propria allegria, gli altri.
Attraverso lo yoga, un’ampia gamma di attività e servizi (massaggi shiatzu, ayurveda e thai) questo è un luogo magico per farsi nuovi amici, per rilassarsi e risvegliare la propria forza interiore.

Siamo gasatissimi per questa nuova avventura!

 

 

Eventi

Come fa bene fare del bene!

Mercoledì 14 marzo presso il Centro di Accoglienza Elio Fiorucci, amorevolmente condotto dai City Angels, abbiamo servito pasti vegan a circa 100 profughi e senza tetto.

 

Ci sono cose che ci aiutano a dare un peso diverso alle difficoltà di ogni giorno. Ci sono incontri capaci di rimettere ogni imprevisto al suo posto e a ridimensionare i nostri problemi. E poi ci sono i ragazzi del Centro di Accoglienza di via Pollini, che hanno sorrisi enormi e che ci accolgono sempre con una dolcezza incredibile.
Se poi una si presenta al Centro con le stampelle perchè saltando un muretto si è rotta una caviglia, allora oltre ai grandi sorrisi ci saranno domande discrete, volti sinceramente dispiaciuti e un milione di offerte di aiuto.
E’ ormai dal 2015 che ogni tanto offriamo la nostra cucina in questo bellissimo centro: tutto iniziò grazie all’iniziativa FuoriExpo-Veg, ideata e diretta da Giorgio Cerquetti. L’idea era quella di servire ogni sabato sera, grazie all’aiuto di diversi chef e per i 35 sabati della durata di Expo, una cena vegetariana agli ospiti di via Pollini.
In un primo momento abbiamo goduto di alcune sponsorizzazioni. Poi gli sponsor si sono ritirati e abbiamo iniziato a raccogliere gli alimenti fra i nostri contatti, lanciando appelli tramite la nostra pagina Facebook. E’ bellissimo ogni volta emozionarsi di fronte alla generosità delle persone e al desiderio di essere parte di un movimento di bene pronto a trasformarsi in un’onda grande e calda.
Una volta raccolti gli alimenti (grazie grazie grazie a Ferruccio e la sua splendida moglie, Veronica di Anima Veg, Beatrice, Luca, Anna, Daniela, Isabella, Paola, Antonella e il mio papà, sempre il primo a rispondere e sostenere le nostre cause!) Tadzio si è messo all’opera insieme a Shannaka e Fernando, colleghi che lavorano con lui da Radice Tonda (www.radicetonda.it) e che saputo della nostra cena non hanno esitato un secondo nell’offrirci il loro aiuto. Voglio ringraziarli ancora perchè sono stati strepitosi, tutti e 3!
Una volta raggiunto il Centro abbiamo trovato tante mani disposte ad aiutarci e in un battibaleno abbiamo preparato il servizio. Il menù comprendeva una godereccia focaccia semintegrale con zucca e rosmarino, fusilli integrali con porri, funghi, panna e prezzemolo, polpette di spinaci e patate e infine la torta alle pere e cioccolato. Visto l’esubero di donazioni, abbiamo avuto anche la fortuna di distribuire caramelle e cioccolatini, che sono stati veramente apprezzati! Gli ospiti hanno potuto fare il bis di tutte le pietanze <3 del resto si sa: Baciami in Cucina è come una mamma del sud: se i nostri commensali non fanno il bis ci offendiamo!
Curiosità, Ricette

Scorzonera selvatica: che ci faccio con te?

Ci sono ortaggi che quando approdano sul nostro bancone in cucina destano maggiore sgomento di un miracolo per la strada. Questo é il caso della scorzonera, ricordo infantile del periodo invernale, quando mia madre (1,75 m per 55 kg…) sosteneva di “doversi rimettere in forma”.
 
La scorzonera appartiene alla stessa famiglia del carciofo e del topinambur: per questo motivo, dopo averla lavata e spelata (io uso il pelapatate!) è necessario riporla in acqua acidulata con succo di limone, perché non annerisca. È coltivata soprattutto in Piemonte e Liguria infatti, quella che ho cucinato arriva dai dintorni di Genova. Definita anche “asparago d’inverno” la
Scorzonera ha un sapore leggermente amarognolo e si presenta come una specie di carota di colore bianco (ma più lunga è più sottile, pulirla è proprio una gioia…!).
Il suo apporto calorico è bassissimo (20kcal per 100 g) mentre risulta essere ricca di vitamine e sali minerali. Come il topinambur contiene inulina, sostanza che la rende particolarmente adatta ai diabetici e a chi segue un regime dietetico ipocalorico.
Grano saraceno, scorzonera, erbe e noci
Ingredienti per 4 persone:
200 g di grano saraceno
400 g di scorzonera
1 spicchio d’aglio
1 rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
2 rametti di timo
80 g di noci
Olio e.v.o.
Sale
Pepe nero

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Ricette

Hai detto crackers!?

Nuovi modi di realizzare lo spuntino spezzafame per eccellenza 
 
Lo sappiamo tutti, ormai: febbraio è il mese del Detox. Via il caffè e il tè, via i prodotti industriali, via l’alcol, via i lieviti e gli zuccheri. 21 giorni di sacrifici per tornare a splendere e alleggerire gli organi che d’inverno soffrono un po’ a causa dei bagordi delle feste. Largo a frutta e verdura, litri e litri di acqua, erbe aromatiche, spezie e tanti, tanti sfizi autoprodotti.
Per ovviare alla necessità di sgranocchiare qualcosa capace di richiamare alla mente una delle dipendenze più diffuse, quella da crackers, eccovi la nostra versione gluten free dei crackers di semi, realizzati con ingredienti semplicissimi.
Ingredienti:
150 g di semi di lino
50 g di semi di chia
100 g di farina di mandorle
Acqua q.b.
2 cucchiai di patè di olive
10 capperi dissalati
5 pomodori secchi ammollati
2 cucchiai di origano secco

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